

Le attività dell’associazione Mosaico Friends vanno dai laboratori di mosaico, attività educativa individuale e di gruppo e laboratorio di attività teatrale. Le esigenze dei nostri utenti sono varie, e per questo motivo stiamo adottando strumenti che ci possono aiutare nella gestione delle attività.
Uno di questi strumenti è sicuramente la CAA che attraverso la traduzione in pittogrammi delle parole aiuta la decodifica dei contenuti da parte dei ragazzi.
Il periodo di pandemia che stiamo vivendo impedisce di ritrovarci per l’attività di ballo e di canto, e quindi abbiamo dovuto pensare a nuove modalità di incontri attraverso piattaforme informatiche.
Io mi occupo della parte informatica e della traduzione in CAA dei testi delle canzoni e della creazione di tabelle di comunicazione. Durante le attività in remoto, oltre al ballo, proponiamo insieme ad una volontaria, Donatella, una professoressa di musica in pensione, attività di canto con accompagnamento musicale da parte della mitica Prof.
! I ragazzi sono molto entusiasti di questa attività e il nostro canzoniere è sempre più ricco anche grazie alle proposte dei ragazzi, cercando di accontentare i gusti musicali di tutti. Grazie ai nuovi PC e al programma di CAA – comunicazione aumentativa alternativa – acquistati dall’associazione grazie al progetto finanziato dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sono riuscita a combinare vari aspetti sia la condivisione dei testi, sia a creare un’attività di stesura testi con Giada, un’utente dell’associazione che in questo momento vede sospesi i propri inserimenti lavorativi nelle scuole dell’infanzia di Adria a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.
Giada ha molta dimestichezza con lo strumento, essendo da molti anni un ausilio per lei fondamentale nella quotidianità e nella comprensione dei contenuti.
Il lavoro viene poi condiviso con tutti quando ci colleghiamo in gruppo questa volta le bocche e le facce cantano!
Il nostro sogno è quello di ritrovarci presto insieme e per questo stiamo realizzando dei canzonieri personalizzati con tutti i brani che cantiamo durante le attività online.
Sogniamo di ritrovarci assieme , anche per questo altri ragazzi con altri volontari hanno realizzato dei canzonieri personalizzati con tutte le fotocopie delle canzoni per ogni partecipante del gruppo, che in tutto sono una decina.
Anche questo è un modo per dimenticarci un po’ di tutto quello che sta accadendo e di trascorrere qualche giornata in modo sereno perché: “canta che ti passa!”.
Laura Ferro
Progetto finanziato dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
Spiffero: il caffettario magico!
In un angolo di Adria c’è un bar, una caffetteria, apre all’alba e chiude al tramonto: fin qui tutto normale. Ciò che fa diventare speciale questa attività è il titolare: Francesco grande professionista del mestiere e grande uomo.
E’ un attento osservatore della sua città, del contesto storico in cui viviamo con tutte le sue sfaccettature e, probabilmente convinto che un po’ di ironia aiuti a vivere meglio, stimola e punzecchia sempre in modo benevolo tutti! Sindaco, Assessori, Politici, Ministri ma anche personaggi dello Sport, della Musica, il mondo del Cinema del Teatro…proprio tutti!
Alla sua attenzione non sfugge nulla e sa cogliere anche le grandi carenze del nostro tempo, le necessità e i bisogni delle persone.
E qui non c’è tanta ironia ma impegno civile e sociale.
Da ormai cinque anni, Spiffero, questo è il suo nome d’Arte, porta avanti la campagna Calendari: da solo realizza un’opera d’Arte-umanitaria. E’ un semplice calendario dallo stile spifferiano che fa scorrere i giorni tra vignette satiriche, battute umoristiche, foto e simpatiche didascalie e fin qua tutto normale si potrebbe dire, ma lui ogni anno prende in mano una causa e vi destina tutto ciò che ricava da questa operazione!
Quest’anno i destinatari di questa opera d’Arte-umanitaria siamo stati noi!
Già l’anno scorso Spiffero era venuto a farci visita con la sua magica bicicletta e, oltre a una ventata di allegria aveva regalato a ciascuno di noi, una copia del calendario 2020, promettendoci che l’anno prossimo ci metteva come destinatari della mission. E ha onorato la sua promessa! Come abbia fatto, in questo momento cupo e triste, ricco solo di incertezze, non si sa! E’ arrivato ad una cifra insperata: millecinquecento euro.
Per noi è una donazione importante, non solo per il rilevante importo ma anche perché arriva in questo periodo duro e difficile. Non è facile portare avanti le attività: ci si imbatte in mille difficoltà e la paura di sbagliare è tanta.
I nostri ragazzi, dal canto loro, tengono il motore sempre acceso ed è doveroso tentare di andare avanti. Lo stiamo facendo con tutti i mezzi ma la tensione è sempre alta.
Il calendario di Spiffero, con tutto il clamore, il tam-tam mediatico che ha creato, ci ha stimolato, ci ha fatto compagnia, ci ha fatto sorridere, ci ha aiutato a vivere questo momento. Sentirsi sorretti dalla comunità è tanto importante: dà coraggio, dà forza, sostiene il cammino. Le parole profonde di Francesco pronunciate durante la consegna “virtuale” dell’assegno ci hanno fatto commuovere, pertanto lo ringraziamo di cuore.
La generosa donazione andrà a sostenere le nostre attività.
Al rientro da quella che è stata un’estate strana, dopo aver sistemato il laboratorio e organizzato tutte le procedure per fronteggiare la pandemia da Covid-19, ci aspettava una bella sorpresa.
Un pomeriggio fa visita alla nostra sede, dove era in corso l’attività teatrale, la Presidente e un socio del Rotary Club di Adria, con i quali intratteniamo una cordiale conversazione sulle nostre iniziative. Piacevolmente sorpresi dai mosaici che abbelliscono le pareti (ma sicuramente non solo per quello) decidono di “commissionarci” un albero di Natale.
Per noi è una gioia! Questi importanti lavori creano un’aria frizzante in laboratorio, tutti si sentono coinvolti e c’è ancora più affiatamento, si respira quella tensione positiva che fa da stimolo per dare il meglio.
Dopo alcune prove, realizziamo il modello, il cartone definitivo: si tratta di un albero di Natale alto più di un metro e mezzo con una bella stella nella cima, tante palline decorative e un bell’Angelo.
Il nostro prezioso volontario Claudio taglia tutte le sagome. Ben presto ci ritroviamo in un’atmosfera natalizia (ed erano solo i primi di ottobre).
Iniziamo con le palline, rigorosamente rosse e impreziosite da eleganti murrine: i ragazzi si sono sbizzarriti!
Poi abbiamo proseguito con l’albero, con più toni di verde, tessera dopo tessera, giorno dopo giorno, lo completiamo. La stella e l’Angelo sono stati realizzati a parte così siamo riusciti a rispettare il distanziamento previsto dalle norme!
Già, purtroppo c’era il Covid, che in quei mesi si stava facendo sempre più strada e noi cominciavamo a temere che questo bell’albero natalizio non avrebbe avuto lo scopo decorativo per il quale era stato commissionato.
A metà Dicembre l’albero era pronto e, dopo la stuccatura, applichiamo la Stella e l’Angelo. Che bellezza! Era venuto proprio bene!
Lo prepariamo bene, ci facciamo un po’ di foto ricordo e poi lo impacchettiamo pronto per la consegna.
Alla consegna presso l’Albergo Stella d’Italia ci attende la Presidente del Rotary che si commuove e ci informa di aver già fatto un generoso bonifico alla nostra Associazione, ben superiore alle nostre aspettative!
L’albero fu sistemato in una buona posizione che lo faceva risaltare in quell’ambiente. Ma… non era il posto giusto! La vigilia di Natale, il Rotary Club di Adria chiede che venga portato in Chiesa Cattedrale per condividerlo con la Comunità.
E così è stato. Lì ha trovato il suo posto: a fianco al Presepe e con tutta la sua luce ne ha esaltato lo splendore. Questa è stata una enorme soddisfazione per i nostri ragazzi! Per noi volontari una grande commozione e, in un momento così difficile, un segno di speranza.
Nel bel mezzo di questa strana primavera 2020, per tutti noi è avvenuta una vera e propria ripartenza.
Anche noi, nei mesi di Marzo e Aprile, abbiamo dovuto, giustamente, interrompere le attività laboratoriali, motorie, psicomotorie, ludiche e musicali in presenza a causa della pandemia che ci ha travolti.
Tra chi ha sofferto le conseguenze del lockdown causato dall’emergenza coronavirus, certamente le persone fragili e con disabilità sono state le più colpite.
Per questo motivo dopo due mesi di stop delle attività siamo ri-partiti, per provare a ridare una routine ai nostri ragazzi e respiro alle loro famiglie. Nel nome del progetto c’è il nostro obiettivo principale: la colla siamo sia noi operatori, rappresentati in quel momento dell’Associazione e di tutti i volontari che senza sosta hanno lavorato per poter preparare i lavori a mosaico per i ragazzi, ma anche le famiglie che ci hanno accolto nelle loro case per tre interventi domiciliari alla settimana.
Abbiamo incollato tessere e creato meravigliosi lavori. Allo stesso tempo abbiamo cercato di “scollare” i pensieri di questi mesi strani dove la nostra, ma soprattutto la loro routine è stata stravolta.
Molti ragazzi sono impegnati in inserimenti lavorativi protetti durante la mattina, e purtroppo anche queste attività, che li rende autonomi e molto orgogliosi è venuta a mancare in questo periodo e il progetto ha cercato di rispondere anche a questa criticità, impegnandoli anche nelle ore mattutine.
Entrare nelle loro case e scoprire piano piano la loro quotidianità, le loro passioni e interessi, svolgere attività diverse dal mosaico, che fossero passeggiate, un caffè al bar, la spesa per la mamma o la tanto desiderata attività al mare del mercoledì pomeriggio, ha fatto si che il rapporto si fortificasse. E questa è stata sicuramente una delle soddisfazioni più grandi.
Nel mio lavoro, nel corso degli anni affiancando bambini e ragazzi, ho imparato a non aspettarmi risultati immediati, ma di rispettare i tempi di ognuno e di sorprendermi quando questi risultati arrivano.
Nei loro volti e nelle loro parole abbiamo visto gioia e felicità, voglia di raccontarsi e di RIPARTIRE.
Un grazie con tutto il cuore all’Associazione Mosaico Friends, ai volontari che hanno dedicato pensieri e tempo ai nostri ragazzi, alla Cooperativa Attivamente che ha sempre dimostrato a noi operatori l’appoggio e le condizioni per lavorare serenamente. Alle famiglie un immenso GRAZIE, per averci accolto nelle loro case e per aver accettato di effettuare periodicamente gli screening che ci hanno permesso di lavorare in sicurezza. L’iniziativa è stata finanziata dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Ora ci siamo incollati, più di prima. E difficilmente ci scolleremo!
Martina Cappellato
Progetto finanziato dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali